Nonostante sia considerato una pratica antichissima, il viaggio astrale è stato protagonista di un’impennata di interesse negli ultimi anni, soprattutto durante la pandemia del Covid-19 e dei lunghi periodi di lockdown che hanno riguardato praticamente tutta la popolazione mondiale. Non sorprende quindi che su internet si sia tornati a parlare molto di questo argomento, anche su siti come Reddit e sui nuovi social come TikTok, dove per un certo periodo ha impazzato l’hashtag #astralprojection.
Il viaggio astrale, conosciuto anche come esperienza extracorporea, è una pratica il cui scopo è quello di uscire dal proprio corpo e dirigersi verso un’altra destinazione, fisica o mentale. I sostenitori di questa pratica affermano che può comportare benefici sul proprio benessere psicofisico. Andiamo ad approfondire cosa sono i viaggi astrali, tenendo equa distanza da chi dice di praticarli e da chi li osteggia.
Viaggi astrali: cosa dice la scienza
Il tema dei viaggi astrali è molto delicato in quanto suscita ancora grande scetticismo presso le comunità scientifiche e la loro pratica non ha sinora trovato un riscontro attendibile né gode di un adeguato supporto nell’ambito della ricerca.
I dubbi sul loro conto aleggiano già dal nome con cui sono conosciuti, che implicano la possibilità che la coscienza umana possa vivere al di fuori del cervello o che esista qualcosa definito popolarmente come anima. Diversa è, ad esempio, l’opinione sui sogni lucidi, che sono stati riconosciuti come validi e che mirano a mantenere il controllo della coscienza durante la fase del sogno.

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Viaggi astrali: cenni storici
Quella dei viaggi astrali è una pratica antichissima, al punto che è molto difficile individuare un popolo o un periodo storico a cui fare riferimento per identificarne le origini. Viene comunque contemplata la possibilità che si sia sviluppata in seno alle società sciamaniche, dove era presente questa figura in grado di comunicare con gli spiriti o, a seconda delle credenze, di guarire i malati e trasportare le anime nell’aldilà.
Ma le teorie relative al “viaggio dell’anima” ricorrono anche nella mitologia egizia, nella dottrina neoplatonica, presso i pitagorici, nell’Islam e nella Bibbia. L’interesse verso questa tipologia di esperienze cresce particolarmente nel XIX secolo, mentre l’espressione di “esperienza fuori dal corpo” risale agli anni ’60 del Novecento, quando Robert A. Monroe e Charles Tart pubblicano il testo Journeys Out Of The Body.

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Viaggio astrale guidato
Come già sottolineato, i viaggi astrali non hanno il supporto della comunità scientifica e, di conseguenza, manca una letteratura attendibile a cui poter fare riferimento. Chi sostiene di effettuare questa pratica parla di diversi approcci e di metodi per proiettare la propria mente al di fuori del corpo: tra i più consueti ci sono la meditazione, il canto, le tecniche di visualizzazione e la privazione del sonno.
Bisogna fare molta attenzione alle fonti che si consultano e alle indicazioni di chi promette spiegarvi come fare dei viaggi astrali, perché si rischia di mandare il proprio corpo e la mente incontro ad una situazione di pericolo: su internet si trovano anche corsi e lezioni per imparare questa pratica, molti dei quali però sono a pagamento.
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